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Bentornata Giulia! La nuova stella dell'Alfa Romeo

Arese- Bentornata Giulia! L'hanno chiamata così, con un nome glorioso, la nuova "stella" dell'Alfa Romeo che torna con grandi ambizioni nel segmento D proponendo un autentico gioiello di stile e di tecnologia.

Una signora berlina 4 porte, sportiva, grintosa: come fa intendere la Quadrifoglio - presentata in pompa magna nel Museo storico di Arese - spinta da un poderoso motore V6 (di origine Ferrari) che la proietta da ferma a 100 orari in appena 3"9 secondi.
E' l'inizio di una nuova era, come hanno sostenuto durante la presentazione ufficiale (al cospetto di 400 giornalisti), i big del Biscione alla presenza di Sergio Marchionne leader del Gruppo FCA (Fiat-Crysler). In sintesi, la nuova Giulia è il simbolo della rinascita dell'Alfa Romeo: destinata a riportare il Marchio ai grandi fasti del passato.

Un passato davvero glorioso quello della Giulia che in quindici anni (dal 1962 al 1977) ha creato un mito incancellabile nel grande romanzo popolare delle auto. E la nuova era questa magnifica Giulia l'apre con le classiche "chiavi d'oro", quelle che si consegnano a personaggi illustri, degni della storia appunto. Perché è l'antesignana di una "famiglia" destinata davvero a cambiare il volto del Biscione: ben presto (dopo il debutto sui mercati previsto nel 2016) sarà accompagnata da sette "sorelle", sicuramente non meno belle. Ma godiamoci ora questa straordinaria sportiva, incantevole, attraente,
con un corpo magnifico esaltato dall'abito che ha creato appositamente per lei il designer Lorenzo Ramacciotti. 

La nuova Giulia è stata presentata in un giorno speciale, in occasione dell'anniversario  (105 anni) dell'Alfa Romeo. Nel Museo storico del Biscione si è respirata l'aria delle grandi  occasioni: alla presenza di Sergio Marchionne, di Harald Wester (amministratore delegato  Alfa), di John Elkann e del ministro Delrio, il tenore Andrea Bocelli ha cantato la celebre aria "Nessun dorma" della Turandot con lo struggente finale "Vincerò". Decisamente un messaggio beneaugurante per la nuova Giulia che sin dai primi passi lancerà (per vincerla) la sfida ai colossi tedeschi dell'Audi (A4), Bmw (Serie 3) e Mercedes (Classe C).

Una sfida senza precedenti, con l'obiettivo di portare la nuova Giulia a quota 400mila entro il 2018. Una sfida decisamente strategica, fortemente "rivoluzionaria", stando alle parole di Sergio Marchionne: "Negli ultimi 30 anni l'Alfa si è portata dietro un senso di  incompiutezza che gridava vendetta. Lasciarla com'era, a competere con Marchi generalisti, avrebbe voluto dire tradirne lo spirito e i valori". E allora, ecco il primo atto con questa Quadrifoglio rossa fiammante (ma ad Arese ce n'era anche una bianca come la neve), che si presenta già con record: è l'unica berlina al mondo a sfoggiare l'Active Aero Splitter, spoiler mobile integrato nel paraurti anteriore che si abbassa automaticamente aumentando così prestazioni ed aderenza ad alta velocità.

Non solo: la nuova Giulia abbonda con la fibra di carbonio, tre volte più robusta e sette volte più leggera dell'acciaio. Facile così immaginare quale piacere di guida può regalare questa berlina sportiva grazie anche - sostengono i tecnici del Biscione - alla perfetta distribuzione del peso tra i due assi che garantisce il massimo equilibrio tra potenza e controllo. E potenza ne ha da vendere la nuova Giulia con il motore V6 dalle alte prestazioni, ad iniezione diretta, spinto da 510 cavalli, a trazione posteriore oppure integrale, con cambio manuale a 6 marce  o automatico a 8 raporti. Ma non sarà l'unico propulsore: nella gamma ci saranno anche altri motori, tutti in alluminio, con potenze comprese tra 180 e 350 cavalli. Anche un 2 litri turbo a benzina,  un diesel Multijet II da 200 cv, un turbodiesel V6 da 340 cv e forse qualcos'altro ancora. Una cosa  è certa: tutte le nuove Alfa saranno a trazione posteriore o integrale.

Dire che la nuova Giulia è bella da vedere appare fin troppo banale: è decisamente qualcosa di più. La formula vincente scelta dai tecnici ha tre solide basi: proporzioni, semplicità e qualità delle superfici. In sintesi la carta di identità: forma sinuosa, aerodinamica, frontale con l'inconfondibile  scudetto Alfa, gruppi ottici a led orizzontali, plancia e volante dal disegno intrigante, sedili a guscio,  freni in carbonceramica, sospensione anteriore tio quadrilatero (posteriore con sistema Alfalink), sistema Torque Vectpring. E nella plancia due comandi: uno per l'infotainment, l'altro con modalità Race. Il tutto progettato per un unico fine: mettere chi è al volante al centro delle nuove Alfa, fargli  vivere emozioni uniche. Perciò, bentornata Giulia. Agli alfisti puri già batte il cuore.

Scritto da redazione SMMotori

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